C’è molta confusione intorno al bonus per il matrimonio, vi spieghiamo dunque come funziona e i passaggi per richiederlo!
Se state organizzando un matrimonio, reduci da un anno particolare come quello appena concluso, questa buona notizia fa al caso vostro!
Lo Stato ha stanziato degli importanti aiuti finanziari per il settore nuziale. Mai sentito parlare di Bonus Matrimoni 2021? Siete curiosi di saperne di più?
Scopriamo, allora, come poter richiedere il bonus, a chi spetta e a quanto ammonta la cifra complessiva!
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Chi può usufruire del Bonus Matrimoni 2021?
Il Bonus Matrimonio 2021 può essere richiesto da uno o entrambi i futuri sposi facenti parte delle seguenti categorie di lavoratori:
- operai
- apprendisti
- lavoratori a domicilio
- marittimi di bassa forza
- dipendenti di aziende industriali, artigiane, cooperative.
Oltre all’appartenenza a una delle suddette categorie, è necessario che il richiedente possegga questi requisiti:
- aver contratto un matrimonio civile o concordatario o unione civile (legge 20 maggio 2016, n. 76)
- lavorare da almeno una settimana
- usufruire del congedo entro 30 giorni dalla celebrazione del matrimonio/unione civile.
Quanto ai disoccupati, non sono esclusi dall’ottenimento dell’agevolazione fiscale a patto che siano in grado di dimostrare di aver lavorato almeno 15 giorni – nei 90 giorni precedenti al matrimonio – in un’azienda dei settori menzionati qualche riga più su.
Cos’è e a quanto ammonta il Bonus Matrimoni?
Il Bonus Matrimoni 2021 fa parte del Decreto Rilancio del Governo e prevede un’agevolazione fiscale per tutte le coppie che sono state costrette a rinviare le proprie nozze a causa della pandemia.
Chi si sposerà nel 2021, dunque, potrà avere una detrazione sull’imposta lorda del 25% sulle spese per il ricevimento, per un massimo di 25mila euro, erogato in 5 rate annue.
I costi detraibili sono:
- gli abiti degli sposi
- la ristorazione o il catering
- l’affitto di locali
- le decorazioni floreali
- il wedding planner
- make up e acconciatura
- il fotografo.
Ma a quanto ammonta effettivamente il bonus?
L’importo corrisposto differisce a seconda della categoria lavorativa di appartenenza. Per operai e apprendisti, la cifra corrisponde alla paga di 7 giorni di retribuzione meno il 5,54%.
Per i lavoratori a domicilio, l’assegno è uguale al guadagno medio giornaliero di 7 giorni meno il 5,54%. Per i marittimi, invece, i giorni di lavoro medio da contare sono 8, meno il 5,54%.
Per i lavoratori part-time, i giorni di retribuzione coincidono con quelli previsti dal contratto di lavoro da cui va detratta la percentuale a carico del lavoratore.
Come si richiede il bonus?
I futuri coniugi devono presentare la domanda per l’ottenimento del Bonus Matrimoni 2021 – completa di certificato di matrimonio o stato di famiglia – direttamente al datore di lavoro, alla fine del congedo matrimoniale ed entro i 60 giorni dalla data del matrimonio.
I lavoratori disoccupati o richiamati alle armi, invece, devono presentare domanda all’INPS entro 365 giorni dalla data delle nozze. In questo caso, i documenti necessari a inoltrare la domanda sono:
- un’autocertificazione comprovante lo stato di disoccupazione alla data del matrimonio;
- l’autocertificazione di avvenuto matrimonio;
- un’autocertificazione che comprovi l’impiego di almeno 2 settimane nei 90 giorni precedenti alle nozze;
- la copia dell’ultima busta paga.
Tutte le informazioni aggiuntive sull’argomento sono disponibili sul sito dell’INPS.