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Bonus matrimonio 2017: di cosa tratta e chi ne ha diritto, facciamo chiarezza!

C’è molta confusione intorno al bonus per il matrimonio, vi spieghiamo dunque come funziona e i passaggi per richiederlo!

bonus matrimonio

Ciao ragazze!

Da diverso tempo, si sente parlare del bonus matrimonio per le giovani coppie. Se quanto detto diversi anni fa aveva fatto ben sperare molti innamorati (un assegno da 25.000 euro avrebbe fatto propendere per il “Si!” anche i più scettici), oggi le cifre sono decisamente più modeste ma possono rappresentare un ottimo aiuto per quanti vogliano affrontare serenamente le spese relative ad abiti, bomboniere e rinfresco.

Scopriamo, allora, come poter richiedere il bonus matrimonio, a chi spetta e a quanto ammonta la cifra complessiva!

Chi ne ha diritto?

Per prima cosa, è bene dire che l’assegno viene concesso solo ai lavoratori dipendenti in grado di richiedere un congedo per matrimonio o ai disoccupati che possono dimostrare di aver lavorato per almeno 15 giorni, nei 90 giorni precedenti il matrimonio.

Le categorie che possono richiedere il bonus sono rappresentate da operai, apprendisti, lavoratori a domicilio e marittimi di bassa forza, ai quali si aggiungono industriali, artigiani e dipendenti di cooperative.

Per tutti loro, la modalità di richiesta è differente: i lavoratori attivi dovranno fare richiesta al datore di lavoro che provvederà al pagamento in busta paga, mentre i lavoratori in condizioni di infortunio o disoccupati dovranno inviare domanda direttamente all’INPS e riceveranno un assegno o un versamento su un conto corrente.

Si ha diritto a percepire successivi assegni, per seconde o terze nozze, solo se vedovi o divorziati, sempre che sussistano i requisiti di base previsti. Se i matrimoni sono celebrati solo con il rito religioso, cattolico o di altre credenze, il bonus non è previsto.

Il Bonus!

Attenzione: ad aver diritto al bonus sono tutte le coppie che intendono effettuare un rito civile o concordatario: il rito esclusivamente religioso non permetterà di ricevere l’assegno, anche se si tratta di dipendenti rientranti nelle categorie di cui sopra.

Per quanto riguarda l’ammontare del bonus, questo corrisponde a 7 giornate di retribuzione per operai, apprendisti e lavoratori a domicilio e ad 8 giornate per i dipendenti marittimi di bassa forza. In entrambi i casi, ala cifra ammontante alla retribuzione giornaliera deve essere sottratto il 5,54%, ovvero, la percentuale a carico del lavoratore.

L’assegno è cumulabile, in parte, con l’indennità Inail per gli infortuni sul lavoro. Viene corrisposta la differenza tra la retribuzione che spetterebbe se si fosse in servizio e l’importo versato a titolo di inabilità temporanea.  Il bonus matrimonio, invece, non è cumulabile con le prestazioni di malattia, maternità, cassa integrazione ordinaria e straordinaria, trattamenti di disoccupazione.

Le categorie escluse

Molti potranno chiedersi, a questo punto, se l’assegno possa essere richiesto da entrambi i partner, se appartenenti alle categorie riportate. La risposta è si, a patto che si rispettino tutti gli obblighi previsti circa lo svolgimento delle nozze e la richiesta del congedo.

A rimanere esclusi da questo bonus sono impiegati, dirigenti di aziende industriali, artigiane e cooperative, dipendenti di aziende agricole, commercianti e dipendenti di istituti di credito, assicurazioni o enti locali. Si tratta di esclusioni non da poco, per le quali si attendono ulteriori possibilità di bonus, nei prossimi anni.

Sul sito dell’INPS non è precisato se il bonus sia erogabile o no anche i partner dello stesso sesso legati da unioni civili, per molte cose parificati ai coniugi, almeno sulla carta.

Come richiederlo?

Come già anticipato, se entrambi i coniugi ricadono in una delle categorie di ‘aventi diritto’ si possono richiedere 2 assegni. Basta presentare domanda al datore di lavoro alla fine del congedo e non oltre 60 giorni dal matrimonio, allegando il certificato.

I disoccupati e i richiamati alle armi possono utilizzare i servizi web dell’INPS, nella sezione “Invio OnLine di Domande di prestazioni a Sostegno del reddito” oppure chiamare il numero del contact center (numero 803164 gratuito da rete fissa o il numero 06.164164 da rete mobile, a pagamento). Ricordatevi che dovrete usufruire del congedo matrimoniale entro 30 giorni dalla data delle nozze!

Ricordati poi di seguire anche l’iter per il congedo matrimoniale!

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