Photo booth: ovvero più baffi, boccucce e risate per tutti
In Italia è meglio conosciuto come la cabina per fare le fototessere. Fu inventato dal un certo Anatol Josephewitz, creativo di origine siberiana emigrato a New York all’età di 26 anni dove, nel 1925, realizza il Photomaton, primo esemplare di photo booth automatico: otto pose al costo di 25 cents.
Un successo che lo portò a registrare il brevetto e ad aprire a Broadway il primo Photomaton Studio, davanti al quale presto si formarono code interminabili di semplici curiosi e clienti tra cui, spesso, anche il governatore di New York.
In Italia sbarca per la prima volta a Roma, nell’attuale Galleria Alberto Sordi e fa la sua apparizione nel film “C’eravamo tanto amati” con Stefania Sandrelli.
Da noi, almeno fino a poco tempo fa, la cabina photo booth si usava solo in maniera formale, per realizzare cioè foto che sarebbero andate a posizionarsi su carte d’identità e passaporti; all’estero invece, soprattutto nei paesi anglosassoni, ne riconoscono da subito il grosso potenziale ludico e così ben presto viene impiegato anche come alternativa d’intrattenimento per matrimoni e eventi di ogni tipo.
Ad un primo esame si può pensare che possa essere impiegato solo per far divertire i bambini, e invece è con gli adulti che da il meglio di se!
Lì, dietro a quella tendina, se ne vedono di tutti i colori proprio con i “bambini cresciuti”, soprattutto alla fine del ricevimento nuziale, quando si è mangiato ma soprattutto bevuto.
Il merito del photo booth infatti è proprio quello di farci sentire liberi di essere noi stessi, lasciandoci andare in scene divertenti con amici e parenti.
Te lo dico con assoluta certezza perché io stessa l’ho utilizzato al mio matrimonio!
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Photo Boot – Come Funziona?
E’ semplice:
- Si entra
- Ci si traveste
- Si autoscatta
- Si ritira le stampe
- Si lascia una dedica con uno strip sul guestbook
Photo Boot – Tipologie
In verità tante sono le tipologie di photo booth attualmente reperibili (anche) in Italia, perché è un prodotto altamente creativo e totalmente personalizzabile al tipo di evento e di location che si è scelto.
Oltre alla cabina poi, sono diverse le tipologie di booth disponibili: alla ormai conosciuta cabina si può preferire, ad esempio, il totem o un semplice fondale, oppure un kit già bell’e pronto, fino addirittura ad una vettura vera e propria, che da sola può fungere da cabina o da scenografia… dipende tutto dalla struttura in cui verrà integrato, ma anche dalla personalità del o dei committenti che lo adopereranno.
Io ad esempio ho preferito noleggiare la cabina, data la piccola location sulla spiaggia dove si svolgeva il mio banchetto nuziale e poi, tra le tipologie meno ingombrante e facili da trasportare, era quella che secondo me tutelava di più la privacy degli ospiti: in qualsiasi momento del ricevimento potevano entrare e, chiudendo la tenda, divertirsi a fare le facce più strane senza il rischio di essere visti da nessuno.
Photo Boot – Gadget
Insieme al tipo di struttura preferita si possono scegliere anche i gadgets (cappellini, occhialoni, simpatiche parrucche, boa, lavagne e gessetti, props, baffi per gli uomini e boccucce per le donne o viceversa, Moustaches, smiles, fumetti e chi più ne ha più ne metta) il tipo di grafica delle fototessere, del fondale e del monitor, fino ad una insegna con il nome degli sposi.
Come utilizzare le foto più divertenti
Il photo booth, sia esso totem, cabina, oppure pulmino, è programmato a cicli di scatti, da una fino a quattro foto. Dopo qualche secondo dalla conclusione di ogni ciclo, viene segnalato nell’apposito monitor delle istruzioni, a quel punto l’ospite del photo booth potrà ritirare la sua strip, che uscirà automaticamente da una stampante collocata nella struttura stessa.
Infine le foto ricordo potranno andare a decorare il guestbook degli sposi con una dedica… Sai le risate ogni volta che lo riguarderai insieme a tuo marito/moglie?!
L’angolo photo booth
Se invece vuoi qualcosa di più economico, puoi sempre farti aiutare dagli amici a costruire un angolo photo booth più o meno economico, come hanno fatto questi sposi:
puoi utilizzare degli scatoloni di cartone dipinti con delle forme divertenti, umane e non.
Due sedie e una cornice basteranno invece per un angolo photo booth più elegante e chic come questo; oppure fatti stampare da una tipografia una grossa cornice di carta, raffigurante una polaroid o un post sociale come questo, un’idea utile anche per diffondere il vostro hashtag quando pubblicherete le vostre foto sui social.
I gadgets invece li potete realizzare scaricando i printable gratuitamente da qui. Per realizzare invece un’insegna photo booth di matrimonio fai da te potete farlo grazie a questo sito.
Cosa ne pensi del servizio photo booth per il matrimonio? Lo conoscevi già? Pensi di noleggiarlo? Se invece lo hai già utilizzato, raccontami le tue impressioni e la tua esperienza nei commenti.
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Crediti
Foto: Funny Booth // photo booth fai da te: karaspartyideas.com, catchmyparty.com, intimateweddings.com, ruffledblog.com