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Poesie Matrimonio: ecco le più belle da leggere durante il rito civile!

Vuoi rendere più romantico un rito civile? Prova con queste bellissime poesie di matrimonio!

Poesie Matrimonio

Ciao ragazze!

Mi capita spesso di leggere richieste di aiuto per idee o poesie di matrimonio da leggere durante la cerimonia civile..ho pensato quindi di raccogliere le più belle e le più romantiche in questo articolo, così da farti trovare quelle che ti ispirano di più da poter utilizzare durante il tuo rito civile!

Queste poesie renderanno il vostro matrimonio civile molto più familiare, piacevole, elegante e romantico. Questi testi possono essere lette direttamente dagli sposi, guardandosi dritti negli occhi per dichiararsi amore eterno, oppure dai testimoni o da qualcuno tra gli invitati particolarmente legato alla coppia.

Si possono scegliere poesie sul matrimonio o sull’amore, l’importante è che rispecchino i gusti della coppia: scegliete una poesia che sembri essere scritta appositamente per voi, che racconti la vostra storia d’amore e che rispecchi il vostro percorso insieme.

Ecco le migliori Poesie Matrimonio che abbiamo raccolto:

IL TUO CUORE LO PORTO CON ME

Il tuo cuore lo porto con me Lo porto nel mio Non me ne divido mai. Dove vado io, vieni anche tu, mia amata; qualsiasi cosa sia fatta da me, la fai anche tu, mia cara. Non temo il fato perchè il mio fato sei tu, mia dolce. Non voglio il mondo, perchè il mio, il più bello, il più vero sei tu.

Questo è il nostro segreto profondo radice di tutte le radici germoglio di tutti i germogli e cielo dei cieli di un albero chiamato vita, che cresce più alto di quanto l’anima spera, e la mente nasconde. Questa è la meraviglia che le stelle separa. Il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. – E. E. CUMMINGS

L’ ISOLA DEI SENTIMENTI

C’era una volta un’isola, dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini: il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere … così come tutti gli altri, incluso l’Amore. Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l’isola stava per sprofondare, allora prepararono tutte le loro navi e partirono, solo l’Amore volle aspettare fino all’ultimo momento. Quando l’isola fu sul punto di sprofondare, l’Amore decise di chiedere aiuto.

La Ricchezza passò vicino all’Amore su una barca lussuosissima e l’Amore le disse: “Ricchezza, mi puoi portare con te?” “Non posso, c’é molto oro e argento sulla mia barca e non ho posto per te.” L’Amore allora decise di chiedere all’Orgoglio che stava passando su un magnifico vascello: “Orgoglio ti prego, mi puoi portare con te?” “Non ti posso aiutare, Amore…”, rispose l’Orgoglio, ” Qui é tutto perfetto, potresti rovinare la mia barca”. Allora l’Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto: “Tristezza ti prego, lasciami venire con te” “Oh Amore”, rispose la Tristezza, ” Sono così triste che ho bisogno di stare da sola”. Anche il Buon Umore passò di fianco all’Amore, ma era così contento che non sentì che lo stava chiamando.

L’ALBERO DEGLI AMICI

Esistono persone nelle nostre vite che ci rendono felici per il semplice fatto di avere incrociato il nostro cammino. Alcuni percorrono il cammino al nostro fianco, vedendo molte lune passare, gli altri li vediamo appena tra un passo e l’altro. Tutti li chiamiamo Amici e ce ne sono di molti tipi. Talvolta ciascuna foglia di un albero rappresenta uno dei nostri Amici. Il primo che nasce è il nostro Amico Papà e la nostra Amica Mamma, che ci mostrano cos’è la vita. Dopo vengono gli Amici Fratelli, con i quali dividiamo il nostro spazio affinché possano fiori re come noi. Conosciamo tutta la famiglia delle foglie che rispettiamo ed a cui auguriamo ogni bene. Ma il destino ci presenta ad altri Amici che non sapevamo avrebbero incrociato il nostro cammino.

Molti di loro li chiamiamo Amici dell’anima, Amici del cuore. Sono sinceri, sono veri. Sanno quando non stiamo bene, sanno cosa ci fa felici. E alle volte uno di questi Amici dell’anima si infila nel nostro cuore e allora lo chiamiamo innamorato. Egli da luce ai nostri occhi, musica alle nostre labbra, salti ai nostri piedi. Ma ci sono anche quegli Amici di passaggio, talvolta per una vacanza o per un giorno o per un’ora. Essi collocano un sorriso sul nostro viso per tutto il tempo che stiamo con loro.

Non possiamo dimenticare gli Amici distanti, quelli che stanno nelle punte dei rami e che quando il vento soffia appaiono sempre tra una foglia e l’altra. Il tempo passa, l’estate se ne va, l’autunno si avvicina e perdiamo alcune delle nostre foglie, alcune nascono l’estate dopo, e altre permangono per molte stagioni. Ma quello che ci lascia felici è che le foglie che sono cadute continuano a vivere con noi, alimentando le nostre radici con allegria. Sono ricordi di momenti meravigliosi di quando incrociarono il nostro cammino. Vi auguriamo, foglie del nostro albero, pace, amore, fortuna e prosperità.

Oggi e sempre … semplicemente perché ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Lascia sempre un poco di sé e prende un poco di noi. Ci saranno quelli che prendono molto, ma non ci sarà mai chi non lascia niente. Questa è la maggior responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso. Grazie a tutti voi che con la vostra presenza, i vostri sorrisi, le vostre lacrime e i vostri silenzi siete testimoni della nostra felicità “

KHALIL GIBRAN – Il matrimonio

Allora Almitra di nuovo parlò e disse: Che cos’è il Matrimonio, maestro? E lui rispose dicendo: Voi siete nati insieme e insieme starete per sempre. Sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni. E insieme nella silenziosa memoria di dio. Ma vi sia spazio nella vostra unione, E tra voi danzino i venti dei cieli. Amatevi l’un l’altro, ma non fatene una prigione d’amore: Piuttosto vi sia un moto di mare tra le sponde delle vostre anime. Riempitevi l’un l’altro le coppe, ma non bevete da un’unica coppa.

Datevi sostentamento reciproco, ma non mangiate dello stesso pane. Cantate e danzate insieme e state allegri, ma ognuno di voi sia solo, Come sole sono le corde del liuto, benché vibrino di musica uguale. Donatevi il cuore, ma l’uno non sia di rifugio all’altro, Poiché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori. E siate uniti, ma non troppo vicini; Le colonne del tempio si ergono distanti, E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.

PABLO NERUDA – Due amanti felici

Due amanti felici fanno un solo pane, una sola goccia di luna nell’erba, lascian camminando due ombre che s’unisco, lasciano un solo sole vuoto in un letto. Di tutte le verità scelsero il giorno: non s’uccisero con fili, ma con un aroma e non spezzarono la pace né le parole.

E’ la felicità una torre trasparente. L’aria, il vino vanno coi due amanti, gli regala la notte i suoi petali felici, hanno diritto a tutti i garofani. Due amanti felici non hanno fine né morte, nascono e muoiono più volte vivendo, hanno l’eternità della natura.

S. AGOSTINO – Ama

Ama e fa ciò che vuoi Ama e fa’ ciò che vuoi; se taci, taci per amore; se correggi, correggi per amore; se perdoni, perdona per amore; abbi sempre in fondo al cuore la radice dell’amore; da questa radice non possono che sorgere cose buone.

E. E. CUMMINGS – Per te

Il tuo cuore lo porto con me Lo porto nel mio Non me ne divido mai. Dove vado io, vieni anche tu, mia amata; qualsiasi cosa sia fatta da me, la fai anche tu, mia cara. Non temo il fato perchè il mio fato sei tu, mia dolce. Non voglio il mondo, perchè il mio, il più bello, il più vero sei tu. Questo è il nostro segreto profondo radice di tutte le radici germoglio di tutti i germogli e cielo dei cieli di un albero chiamato vita, che cresce più alto di quanto l’anima spera, e la mente nasconde., Questa è la meraviglia che le stelle separa. Il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio.

ERRI DE LUCA – Due

Quando saremo due saremo veglia e sonno, affonderemo nella stessa polpa come il dente di latte e il suo secondo, saremo due come sono le acque, le dolci e le salate, come i cieli, del giorno e della notte, due come sono i piedi, gli occhi, i reni, come i tempi del battito i colpi del respiro. Quando saremo due non avremo metà Saremo un due che non si può dividere con niente. Quando saremo due, nessuno sarà uno, uno sarà l’uguale di nessuno e l’unità consisterà nel due. Quando saremo due cambierà nome pure l’universo diventerà diverso.

Sandor Petofi

Il più bello dei mari È quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli Non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni Non li abbiamo ancora vissuti. E quello Che vorrei dirti di più bello Non te l’ho ancora detto

Elizabeth Barrett Browning

Io sarò albero se ti farai fiore d’un albero: se rugiada sarai mi farò fiore. Rugiada diverrò se tu sarai raggio di sole: così, mio amore, noi ci uniremo. Se, mia fanciulla, tu sarai cielo, io diverrò, allora, una stella: se, mia fanciulla, tu sarai inferno, io per amarti mi dannerò.

Wystan Hugh Auden

In quanti modi t’amo? Lascia che conti. Ti amo nell’alto, nel vasto, nel profondo cui l’anima si tende quando, sentendosi non vista, si protende ai confini dell’Essere e dell’Ideale Grazia. Ti amo nel più modesto uso quotidiano, dal sole alla candela.

Come chi lotta per Giustizia t’amo, libera. Come chi dagli onori fugga t’amo, pura. Con la passione di antiche pene t’amo e con puerile fede. Ti amo con l’amore che credevo perduto coi miei perduti santi, – ti amo col respiro, il riso, i pianti di tutta la mia vita! – e, Dio mi conforti, meglio ti amerò dopo la morte

Shakespeare – sonetto XXV

Lascia che quelli che sono protetti dagli astri Si vantino di pubblici onori e titoli superbi, Mentre io, che gli astri escludono da tali trionfi, Godo in disparte di ciò che più adoro; I favoriti dei Principi esibiscono i loro petali Come calendule che li volgono sempre al sole, Ma dentro di loro si seppellisce il loro splendore Quando splendido muoiono a un semplice accigliarsi. L’affaticato eroe celebre per la sua possanza, Sconfitto una volta dopo mille vittorie, È presto cancellato dal libro d’onore E si dimentica quello per cui ha combattuto. E dunque felice me, che amo e sono amato Da chi non posso cancellare e cancellarmi non può

Shakespeare – sonetto CIX

 Non dire mai che il mio cuore ti è stato infedele Sebbene la lontananza sembrasse attenuare la mia fiamma: Potrei forse allontanarmi da me stesso? No, come potrei Abbandonare la mia anima che è chiusa nel tuo petto. Quella è la casa del mio amore. Se ho vagato, Come ogni viaggiatore alla fine torno a casa, Giusto in tempo, dal tempo non cambiato, Porto l’acqua della fedeltà per lavare le sozzure del viaggio. Non credere – benché alla mia natura regni La fregilità che assedia ogni tipo di sangue – Che io possa stupidamente insozzare quell’acqua, Che io lasci per un nulla la tua ricchezza di bontà: Perché nulla è per me l’intero universo… Tranne te, mia Rosa: nell’universo tu sei il mio tutto.

Christian Bobin

 Ti amavo. Ti amo. Ti amerò. Non basta la carne per amare. Occorre questa parola. Essa viene da lontano. Viene dall’azzurro lontano dei cieli, penetra ogni vivente, scorre sotto la pelle dei viventi come un ruscello sotterraneo d’amore puro.

Questa parola impregna ogni pagina sacra, ma impregna pure le foglie degli alberi, il pelo degli animali e ogni granello di polvere che vola nell’aria. Si fa strada attraverso le parole di guerra e di commercio. Parole di rancore e di perdono. Parole di gloria e di sconfitta. Ti amavo ben prima che tu nascessi. Ti amo di un amore eterno, eternamente rivolto a te. Ti amerò al di là della fine dei tempi, in tutte le eternità.

Erich Fried

 E’ assurdo dice la ragione E’ quel che è dice l’amore E’ infelicità dice il calcolo Non è altro che dolore dice la paura E’ vano dice il giudizio E’ quel che è dice l’amore E’ ridicolo dice l’orgoglio E’ avventato dice la prudenza E’ impossibile dice l’esperienza E’ quel che è dice l’amore.

Tiziana Cocolo

Ti cerco Ti ho cercato dove sei sempre stato, tra nuvole e sogni, tra attese e bisogni, tra foglie cadenti dell’inverno che avanza, tra parole perdute di gioie vissute. Ti ho cercato nel torrente guadato, tra le pagine chiare, sulle onde del mare.

Non ti ho trovato e allora ho guardato nel pozzo profondo della mia fantasia, nel punto preciso dove canta il silenzio, dove il nero si fonde e il bianco confonde, dove l’alba e il tramonto si uniscono insieme e gli spazi del giorno non hanno frontiere, dove ciò che è… resterà: eri là.

E tu? quale hai scelto? dimmelo con un commento!

Se invece stai organizzando un Matrimonio con rito religioso dai un’occhiata ai nostri consigli sul libretto di matrimonio!

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