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Guida alla Promessa di Matrimonio in Comune e in Chiesa

La Promessa di Matrimonio è il primo passo per sposarsi; vediamo in dettaglio cos’è, quanto costa e come si fa

Promessa matrimonio

 

Cos’è la Promessa di Matrimonio

La promessa di matrimonio è un atto civile che ufficializza il passaggio dallo stato di fidanzati a promessi sposiIn passato l’usanza aveva anche una valenza romantica, poiché coincideva con la richiesta al padre della “mano” della figlia e con la conseguente legittimazione da parte della famiglia a far contrarre in matrimonio i due innamorati.

Fonte foto: jessicajanaephotography.blogspot.co.uk

Chi è appassionato di “Orgoglio e Pregiudizio” come me, non può non aver stampato in mente il finale del romanzo, quel punto cioè in cui Darcy chiede in sposa Elizabeth al signor Bennet:

“Voi, che in vita vostra non avete mai posato lo sguardo su Elizabeth! E invece, adesso venite a dirmi che volete sposarla.”
“Si, la amo. In quanto poi a non riservarle attenzioni, ho fatto qualcosa in più. Ma voi non c’eravate, non vi si può rimproverare, dunque, se siete sorpreso. Quand’è stata ospite a Netherfield, ho avuto il piacere della sua compagnia per una settimana circa, e ho trascorso la maggior parte del tempo assieme a lei. L’ho incontrata nel Kent, quando era in visita da Mrs Collins, e abbiamo approfondito la nostra conoscenza. L’ho ritrovata ancora, più di recente, nel Derbyshire, e ogni volta che la incontravo, l’amavo un pò di più. I miei sentimenti non sono appena sbocciati. Sono nati tanto tempo fa e non cambieranno.”
“Ma lei ha sempre detto di odiarvi! E’una follia per chiunque ostinarsi contro una così evidente avversione”, ha sbottato.
Ho sorriso nel sentirlo.”Vi posso assicurare che sono sano di mente. La sua ostilità è stata superata da molto tempo. Le ho già chiesto di sposarmi e ha accettato.”
“Ha accettato!” ha escalamato Mr Bennet in tono debole.
“Si, e dal momento che lei e io siamo d’accordo, abbiamo bisogno soltanto del vostro permesso per stabilire una data.”
“E se non volessi darvelo?”
“In tal caso temo che dovrò sposarla senza di esso.”

Dal diario di Mr Darcy

Sempre nei “tempi che furono”, l’annuncio del fidanzamento avveniva nel corso di un ricevimento organizzato dalla famiglia della sposa – curato in modo particolare dalla madre di lei -, a cui poi seguiva  il dono dell’anello decretando l’ufficializzazione del fidanzamento.

La fidanzata contraccambiava in seguito con un regalo di valore equivalente, come ad esempio un orologio d’oro. Chiaramente oggi questa tradizione è pressoché scomparsa, perché oramai le famiglie sono (quasi) sempre a conoscenza della frequentazione, dei sentimenti e delle intenzioni dei rispettivi figli e non occorrono quindi discorsi formali ed ufficiali per annunciare la promessa di matrimonio.

Fonte foto: Pinterest

La promessa matrimoniale – secondo l’articolo 79 del Codice Civile – è quindi una libera dichiarazione dei futuri sposi a contrarre matrimonio ma senza l’obbligo alla celebrazione. Infatti nel caso in cui la promessa di matrimonio venga rotta, le conseguenze sono minime: la restituzione dei doni fatti (articolo 80 del Codice Civile) e il risarcimento del danno morale (articolo 81 del Codice Civile) ma solo se l’abbandono è avvenuto dopo le pubblicazioni.

Se invece si è deciso di sposarsi con il rito religioso, per poter effettuare la promessa in Comune, bisognerà necessariamente ottenere il “nullaosta” della propria parrocchia di appartenenza (o della curia) e quindi celebrare prima la promessa di matrimonio in chiesa.

I documenti richiesti per poter accedere a questo passaggio obbligato saranno: il certificato di battesimo, della cresima e dello stato civile. Una volta fatta la promessa in chiesa, si va in comune con i documenti che vi consegnerà il parroco e una marca da bollo.

Ecco spiegato il perché molti futuri sposi prediligono fissare entrambe le promesse nel medesimo giorno. Un domani (che Dio non voglia sia mai!) se vi trovate a voler annullare il matrimonio cattolico, quei documenti saranno le carte per l’annullamento alla Sacra Rota.

La procedura per la chiesa

La coppia deve rispondere ad una serie di domande sulle proprie intenzioni matrimoniali e sulla presenza di episodi passati – non a conoscenza di uno dei due – che potrebbero compromettere fortemente l’unione, etc etc…
Dopo aver concluso l’intervista (con esito positivo), il parroco vi rilascerà un fascicolo di documenti da consegnare in Comune in sede di promessa civile.

Se i promessi sposi però provengono da chiese diverse da quella di residenza – chiesa che si occuperà anche dell’intera pratica -, l’iter sarà un po’ più farraginoso: il parroco fornirà loro copia delle pubblicazioni che dovranno essere affisse anche nelle chiese di origine per due domeniche consecutive e successive alla promessa in chiesa. Appena trascorse le due domeniche previste, il parroco rilascerà ai fidanzati l’attestazione di avvenute pubblicazioni che dovrà essere consegnata alla chiesa di residenza.

Quando fare la promessa di matrimonio

L’appuntamento per la promessa di matrimonio va richiesto circa due mesi prima della data del matrimonio e  va fatto presso l’Ufficio Matrimonio di Stato Civile del Comune di residenza, dove vi dovrete recare insieme a un genitore e a un testimone provvisti di un documento d’identità non scaduto.

Il testimone all’atto può essere la stessa persona che farà da testimone il giorno della nozze. In caso di assenza del genitore è necessario portare una copia integrale dell’atto di nascita rilasciata dal Comune in cui è nato. Comunque sembra che adesso  la procedura abbia subito dei cambiamenti considerevoli e che non sia più richiesta obbligatoriamente la presenza di entrambi: genitore e testimone.

Iter burocratico e documenti

Per effettuare la promessa di matrimonio è necessario presentarsi in Comune con i propri documenti d’identità e una marca da bollo. Se uno dei due futuri coniugi fosse impossibilitato a presentarsi – perché residente in un’altra città o stato – non è necessario essere in due, basta infatti che quello che si presenta sia provvisto di delega su carta semplice firmata dalla persona assente e copia del documento d’identità del delegante.

Fonte foto: www.aimeeweaverdesigns.com

A questo punto gli incaricati comunali provvederanno ad elaborare tutta la documentazione necessaria per le pubblicazioni, che verranno esposte per 8 giorni alla Porta della Casa Comunale di residenza di entrambi i promessi sposi.

Trascorsi 3 giorni dopo il termine delle pubblicazioni, l’Ufficiale di Stato Civile – se non gli è stata presentata nessuna opposizione – rilascia il “nullaosta” al matrimonio e i due fidanzati potranno celebrare le proprie nozze entro 180 giorni dalla scadenza della pubblicazione, pena la decadenza di validità dei documenti.

Quanto costa fare la pratica in comune

Prima erano richieste 2 marche da bollo da euro 14,62 ma adesso sembra che i costi si siano ridimensionati (per fortuna) e che ne basti una sola.

Consigli aggiuntivi per la promessa di matrimonio

Data l’importanza della promessa di matrimonio, il primo passo significativo e necessario per convolare a nozze, perché non cogliere l’occasione per organizzare una piccola festa ad hoc per tutti i partecipanti? Un buffet di dolci ad esempio, oppure di leccornie salate – come piace a me 😉 – offerte dai promessi sposi al testimone e ai genitori che li accompagneranno in municipio quella mattina.

Una scusa per fare colazione tutti insieme ma che rimarrà un ricordo indelebile nel tempo – con tanto di foto e perché no,  anche post social – per chi vi ha preso parte.

Fonte foto: www.michelarezzonico.com

Se poi la si organizza in casa e non al bar, consiglio di curare i particolari partendo innanzitutto dalla scelta del colore. La tradizione vuole che sia il verde il colore della promessa di matrimonio.

Questo perché, essendo la promessa di nozze il primo contatto con il mondo nuziale, il verde è il colore che meglio di altri rappresenta un evento nuovo, acerbo, giovane come questo e, nello stesso tempo – dato che è convinzione comune che sia anche il colore della speranza -, un augurio per una vita coniugale felice e duratura.

Fonte foto: larcobalenodisara.blogspot.it

La tradizione vuole anche che quel giorno il futuro sposo regali alla sua promessa sposa un fascio di rose rosse, a cui si potrà aggiungere – per riprendere il discorso precedente – qualcosa di verde.

E voi, a che punto siete, avete già fatto la promessa di matrimonio? Se la risposta è sì, che dite, ce lo raccontate? Avete riscontrato delle incongruenze rispetto alle info riportate nel post? Se così fosse non esitate a comunicarcelo con un commento.

Sei alle prese con l’organizzazione del tuo matrimonio? Segui la nostra guida!

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