Sempre più coppie italiane scelgono di sposarsi in comune, ecco una serie di consigli utili per organizzare un matrimonio civile coi fiocchi!
Ciao ragazze!
Negli ultimi dieci anni il matrimonio civile è la scelta più gettonata tra le coppie di sposi italiani. Secondo i dati ISTAT, già nel 2012 in nord Italia il numero di coppie che aveva deciso di sposarsi in comune aveva sorpassato quello delle coppie che decidono di celebrare il loro matrimonio in chiesa.
I dati non operavano alcuna distinzione tra le coppie che optavano per una doppia cerimonia sposandosi prima in comune e poi in chiesa, e chi solo celebrava uno dei due rituali, ma ci dicono che la scelta di sposarsi solo in comune è una tendenza in aumento.
Per questo oggi voglio proporti una guida al matrimonio civile dove troverete tutto quello che c’è da sapere per chi ha scelto di sposarsi in comune, dagli aspetti burocratici passando per i costi e come organizzarsi con i tempi!
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Chi può fare richiesta per il matrimonio?
La prima cosa da fare è la richiesta delle pubblicazioni presso il proprio comune di residenza. Secondo il codice Civile possono fare richiesta:
- Due persone di diverso sesso, che hanno lo stato libero, cioè non legati da un precedente matrimonio civile o religioso con effetti civili
- Persone non legate tra loro da vincoli di parentela, di affinità, di adozione e affiliazione nei gradi stabiliti dal codice civile (salvo autorizzazione del giudice tutelare)
- Maggiorenni o con almeno 16 anni se muniti di autorizzazione del Tribunale dei Minorenni; Cittadini non italiani se in possesso del “nulla osta” del proprio Stato.
Documenti ed aspetti burocratici
La prima cosa da sapere è che il matrimonio civile non vale anche per la chiesa. Mentre sposandosi in chiesa, gli effetti sono anche civili. Un aspetto fondamentale da considerare qualora abbiate deciso di optare per il solo rito civile.
Ma veniamo ora all’iter burocratico da seguire. Grazie all’Ordinamento dello Stato Civile e all’introduzione delle autocertificazioni, le formalità preliminari al matrimonio civile possono essere intraprese circa due mesi prima della data stabilita per il tuo matrimonio.
Riassumendo la procedura passo per passo:
– Presentare la richiesta di pubblicazione all’Ufficiale di Stato Civile di uno dei due comuni di residenza dei futuri coniugi. Possono presentare tale richiesta solo gli sposi oppure una persona munita di procura speciale
– Tu e il tuo futuro sposo dovete dichiarare: nome, cognome, luogo e data nascita, residenza e cittadinanza, Libertà di stato, assenza di impedimenti di parentela, sssenza di interdizione mentale e di non avere una condanna.
– Fatte le dichiarazioni l’ufficiale redigerà il processo verbale, verificando che i dati siano esatti per poi sottoscrivere il tutto con voi.
– Finito tutto l’ufficiale esporrà l’atto di pubblicazione e ci vorranno circa 8 giorni per rilasciare il certificato di avvenuta pubblicazione. Nota bene che se uno dei due sposi abita in un altro comune, bisogna chiedere anche la pubblicazione nell’altro comune, che deve affiggere le pubblicazioni sempre per 8 giorni.
Se si sceglie di sposarsi solo in comune, il matrimonio può essere celebrato dopo soli 4 giorni dall’avvenuta pubblicazione. Il matrimonio civile può svolgersi anche in un terzo comune, diverso da quello dove sono state affisse le pubblicazioni. In questo caso tutta la documentazione va trasmessa nel comune che è stato scelto per la celebrazione civile.
Tempi da tenere in mente
Dopo aver deciso la data delle nozze come detto sopra potete procedere con la richiesta della documentazione necessaria. Il matrimonio civile non può essere celebrato prima del quarto giorno compiuta la pubblicazione e deve essere celebrato entro 180 giorni.
Alcuni Comuni poi non permettono di prenotare la Sala del Comune fino a che le pubblicazioni non saranno visibili almeno online, quindi calcolate bene i tempi per rischiare di dover slittare la data in cui preferite celebrare il vostro matrimonio.
Dove sposarsi
Può celebrare un matrimonio civile solo il sindaco o un delegato per lui. Per poter scegliere il vostro celebrante bisogna seguire una procedura precisa e fare domanda in tempo al comune in modo tale che si possano valutare i requisiti del proposto.
Venendo alla location il comune ha comunque le sue tariffe, che vedremo sotto nei costi, ma ti ricordo che il matrimonio con rito civile non può essere fatto ovunque, solo nelle strutture che sono convenzionate con il comune e a cui hanno chiesto l’autorizzazione.
Se vuoi un matrimonio civile non convenzionale, in un giardino, un parco o in qualche altro luogo a tua scelta, la soluzione più semplice ed economica è quella di firmare prima in comune e poi fare la cerimonia nel luogo prescelto.
In Italia abbiamo però la fortuna di avere sale comunali molto belle e queste sono facilmente personalizzabili con addobbi floreali che posso dare la giusta atmosfera al tuo giorno perfetto.
Quanto costa sposarsi in comune?
La scelta di sposarsi in comune è per alcune giovani coppie una scelta molto diffusa anche perchè permette loro di poter convolare a nozze molto più rapidamente e con un risparmio notevole rispetto ad un matrimonio tradizionale in chiesa.
In pratica bisogna solamente pagare le marche da bollo da applicare ai documenti: una spesa irrisoria e sicuramente più alla portata di tutti:
- Pubblicazioni (se gli sposi sono entrambi residenti nello stesso comune): 1 marca da bollo da 16,00 euro
- Pubblicazioni (se uno dei due non è residente nel comune dove fatta richiesta): 2 marche da bollo da 16,00 euro.
- Per richiesta di matrimonio in altro comune: 1 marca da bollo da 16,00 euro
- In caso di matrimonio religioso: 1 marca da bollo da 16,00 euro.
Una volta preparato il tutto non ti rimane che scegliere le frasi per la promessa di matrimonio!
One comment
Leave a commentGrazie dell’articolo, molto interessante.
Ho ancora un dubbio. Concludi dicendo che l’unica spessa è la marca da bollo (o le marche da bollo se residenti in comuni diversi), ma a me in Comune obbligano a pagare l’affitto di una sala che non ho neanche opportunità di scegliere perché tanto quella c’è e dicono che altrimenti è impossibile farlo perché si ha bisogno di quel luogo. Quanto è certa questa cosa?